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PERCORSI INDIVIDUALI

  • Immagine del redattore: Monica Mazzacuva
    Monica Mazzacuva
  • 25 apr 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

A CHI SONO DIRETTI I SERVIZI DI CONSULENZA PSICOLOGICA E PSICOTERAPIA INDIVIDUALE?


A chiunque abbia raggiunto la maggiore età, una buona competenza nella narrazione autobiografica e sia portatore di una domanda su di sé e per sé.


Le richieste sono generalmente raggruppabili in alcune macro categorie tematiche, che ne definiscono i termini di intervento:


  1. trattare la sofferenza causata da un sintomo;

  2. trattare problemi esistenziali impellenti;

  3. trattare difficoltà legate a eventi critici del ciclo di vita;

  4. trattare la sofferenza causata da difficoltà relazionali;

  5. desiderio di incrementare le proprie risorse e migliorare il proprio benessere.

1.SINTOMI

Con il termine sintomo ci riferiamo a quegli stati di difficoltà o patologia che incidono in maniera disfunzionale sulla qualità di vita di una persona, compromettendone il benessere psicofisico e il funzionamento sociale e lavorativo.

Spesso si manifestano come sindromi caratterizzate da stati ansiosi e deflessione dell’umore, oppure come diagnosi specifiche facenti - ad esempio - riferimento alle categorie:

• Disturbi d’ansia;

• Attacchi di panico;

• Fobie;

• Disturbi depressivi o bipolari;

• Disturbi del comportamento alimentare;

• Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti;

• Disturbo ossessivo compulsivo;

• Somatizzazioni.


2.PROBLEMI ESISTENZIALI


Possono rientrare nelle seguenti classi:

• il bisogno di trovare un progetto esistenziale soddisfacente;

• non riuscire a distaccarsi da una famiglia di origine vissuta come patogena, invischiante o ingombrante;

• difficoltà nel creare legami sentimentali appaganti e funzionali;

• blocco nel superare la perdita di un legame o di un familiare significativo;

• crisi nel risolvere l’ambivalenza tra bisogno di appartenenza e bisogno di differenziazione, che crea un impasse nello sviluppo della vita adulta.



3.DIFFICOLTA' LEGATE A EVENTI CRITICI DEL CICLO DI VITA

Con l’espressione “eventi critici” s'intendono tutti quegli avvenimenti che mettono in crisi il funzionamento abituale degli equilibri personali e relazionali dei componenti di una famiglia, che in quel dato momento stanno attraversando differenti fasi del ciclo di vita.

La portata dell'evento è soggettiva ed individuale, ma sicuramente influenzata da due dimensioni principali: scelta e prevedibilità. Nessuna delle due connota di per sé in maniera positiva o negativa un evento, né definisce a priori le reazioni o difficoltà elicitabili.

Una gravidanza (così come una non gravidanza oppure una interruzione di gravidanza), ad esempio, rappresenta un evento critico. Può essere scelta/non scelta, prevista/non prevista, ed essere comunque accolta in molti modi diversi a seconda di numerosi fattori.

Nel caso di una gestante, le variabili incidenti potrebbero essere: stabilità della relazione con l’eventuale partner; disponibilità economiche; progetti di vita e professionali; traumi pregressi; supporto da parte della famiglia di origine; ecc...

Altri esempi di eventi critici:

• prevedibili e scelti: nascita, matrimonio, uscita di casa dei figli adulti;

• prevedibili e non scelti: lutti, morte, malattia;

• non prevedibili e scelti: separazione, divorzio;

• non prevedibili e non scelti: incidenti, eventi traumatici causati dalla natura o dall’uomo.


4.DIFFICOLTA' RELAZIONALI

Il malessere non viene identificato in un sintomo o un evento specifico, bensì nel modo in cui si riesce a stare o a non stare insieme a partner, familiari, amici o colleghi.

Queste problematicità possono essere o meno correlate a:

• modelli relazionali appresi durante l’infanzia;

• fragilità o tratti disfunzionali di personalità propri;

• fragilità o tratti disfunzionali di personalità del partner/altro, che incidono in maniera negativa sul proprio equilibrio e benessere psicofisico e sociale.

Per difficoltà riconducibili alla Dipendenza Affettiva, è consultabile l’apposita sezione.


5.RISORSE E BENESSERE

Un intervento di questo tipo è richiesto quando si ha un buon funzionamento generale ma un blocco specifico in una attività particolare, oppure si desidera diminuire l’ansia e migliorare la performance per delle prestazioni di picco (es: in ambito sportivo, lavorativo, nello spettacolo).

In questi casi viene proposto un apposito protocollo EMDR.


 
 

Dott.ssa Monica Mazzacuva - Psicologa Psicoterapeuta - Como

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